La paura del parto riguarda molte mamme, sia nella prima esperienza di gravidanza sia nelle successive.

Un po’ di paura è sempre normale è fisiologica: la gravidanza è un’avventura ricca di emozioni, il mettere al mondo un figlio richiede grande responsabilità e il timore del dolore del travaglio è particolarmente sentito dalle donne.

In generale, la gravidanza porta grandi cambiamenti, e quindi alla necessità di ri-adattarsi. Questo può generare qualche timore, perché ogni cambiamento porta con sé un po’ di ansia e stress. Ma quando la paura paralizza, è bene osservarla, porsi domande, rivolgersi ad un’Ostetrica con cui affrontare l’argomento e conoscere quali risorse endogene ed esogene possano aiutare per vivere questa paura e adattarsi proattivamente al cambiamento e alla grande sfida di diventare madre.

Tocofobia, ovvero la paura di partorire

Come dicevamo poco fa, una lieve sensazione di paura è normale e assolutamente in linea con le normali preoccupazioni che possono interessare ogni mamma.

Nel corso della gestazione, la donna affronta diverse emozioni, dall’elaborazione della sua condizione (e non importa che diventi mamma per una seconda o una terza mamma, perché ogni volta che nasce un bambino nasce anche un nuovo genitore) alle angosce funzionali, che sono in realtà utilissime per sviluppare un senso di protezione nei confronti del proprio bambino.

Molte paure sono legate alle eventuali complicazioni della gestazione, e diventano ancora più intense quando queste si spostano e si indirizzano al momento del travaglio e del parto, non solo per il dolore che lei stessa potrà provare, ma anche per le possibili conseguenze per il proprio bambino.

Diversa è invece la tocofobia (dal greco tokos, parto, e phóbos, panico) che consiste in un disturbo psicologico che causa un vero e proprio terrore per il parto.

Esistono due tipologie diverse di tocofobia.

Quella primaria si manifesta nelle donne che, ancora prima del concepimento, provano una forte ansia al pensiero del parto. In certi casi può essere così intensa da spingere le donne a voler evitare il parto a tutti i costi.

Quella secondaria è invece una paura conseguente a un’esperienza di precedente parto traumatico. In questo caso la paura del parto è motivata da un’esperienza pregressa che la mamma ha timore di ripetere.

Un modo per affrontare la paura del parto

Chi soffre di tocofobia può provare ad affrontare la sua paura del parto avvalendosi dell’aiuto di uno psicoterapeutca che aiuterà a indagare le motivazioni più o meno profonde che causano l’ansia e il terrore generalizzato all’idea del parto.

Le donne che hanno paura del parto e stanno affrontando una gravidanza possono avvalersi anche dei corsi di accompagnamento alla nascita, condotti da Ostetriche che forniscono sia informazioni approfondite basate su evidenze scientifiche sia strumenti pratici per la gestione del dolore che possono essere messi in atto con il sostegno del partner.

Conoscere e sapere come far fronte alle situazioni che entrambi i genitori dovranno affrontare al momento del parto è un ottimo modo per contrastare la paura.

Un altro strumento molto valido per la mamma, ma anche il papà, è la pratica della Mindfulness.

Diversi studi scientifici hanno confermato che la Mindfulness riduce ansia e stress, riduce la paura del parto, porta calma e pazienza, migliora la qualità della vita, allena la mente a non essere travolta da pensieri ed emozioni negative e disturbanti, permette un’esperienza di gravidanza più consapevole e serena.

Il Corso di Mindfulness in Gravidanza, unisce alla preparazione al parto la conoscenza di pratiche di consapevolezza, offrendo alle coppie un percorso completo, unico, innovativo e portatore di benessere.

Con il Corso Mindfulness in Gravidanza de LeNoveLune, le mamme possono imparare a prendere la paura del parto per mano, osservandola, accettandola, vivendola senza giudizio. Il percorso mira a rendere la donna consapevole, aiutandola ad aumentare la fiducia in sé, nelle sue potenzialità e abilità.

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