La cura del seno durante l’allattamento è fondamentale per consentire alla mamma di nutrire al meglio il proprio bambino, godendo insieme di questa esperienza intima.
L’allattamento è infatti un momento speciale, uno dei principali in cui si realizza il rapporto unico che lega una madre e un figlio. Eppure, l’allattamento non è fatto solo di gioie: tanto per la mamma quanto per il bimbo si tratta di una fase delicata, che può anche causare fastidi e dolore.
Il miglior modo per porvi rimedio è prendersi cura del proprio seno e adottare una serie di strategie, in particolare le indicazioni ricevute dalle ostetriche, per migliorare l’esperienza dell’allattamento.
Soprattutto, le mamme devono darsi la possibilità di chiedere aiuto: sopportare il dolore che a volte può accompagnare l’allattamento, come vedremo, non è affatto una strategia vincente, anche perché può comportare dei rischi per la salute, specie se le cause di quel dolore sono riconducibili a infezioni.
Le principali cause di dolore al seno durante l’allattamento
Il dolore al seno durante l’allattamento può essere causato da diversi fattori. Generalmente, le principali cause sono:
Attaccamento al seno non corretto da parte del bambino: se i bambini non riescono ad attaccarsi bene all’area di suzione, la madre potrebbe sperimentare dolore. In questo caso, tornano utili le buone pratiche di allattamento, spesso insegnate attraverso opportuni corsi preparatori al parto e una visita con osteopata o chiropratico pediatrico.
Capezzoli piatti o introflessi: l’assenza di prominenza dei capezzoli può rendere difficoltoso l’allattamento, stressando il bambino e la mamma;
Anchiloglossia: questa condizione si verifica quando il frenulo linguale (il piccolo lembo di tessuto che collega la lingua alla mucosa alveolare) del bambino è più corto del normale, rendendo l’attaccamento al seno più difficile;
Ragadi al seno: attacco non corretto del bambino, anchiloglossia e capezzoli introflessi possono essere concause alla base delle dolorose ragadi al seno, ovvero quei piccoli taglietti, lesioni e screpolature che si formano attorno al capezzolo, con conseguente dolore e sanguinamento. Le ragadi al seno non sono di per sé così gravi, tuttavia, se non curate adeguatamente, possono diventare il canale di accesso per batteri o lieviti, causando infezioni;
Mastite: è una delle infezioni a cui possono condurre le ragadi al seno; se oltre a queste la mamma manifesta gonfiore al seno e febbre, è opportuno sospendere l’allattamento e consultare il medico;
Candidosi: si tratta di un’infezione di origine fungina che può essere essere trasmessa dalla mamma al bambino (mughetto);
Ingorgo mammario: si manifesta con seno teso, doloroso e caldo, ed è causato da un inadeguato drenaggio della ghiandola mammaria.
Per evitare l’insorgere di questi problemi che possono rendere difficoltoso l’allattamento, vediamo ora alcuni consigli per la cura del seno della mamma.
Come prendersi cura del seno nell’allattamento
Come abbiamo già anticipato, allattare nel modo corretto è sicuramente il primo step per prendersi cura del proprio seno (e ovviamente del bambino) durante l’allattamento.
Si dice che “nessuno nasce imparato”: lo stesso vale per le mamme. Anche se certamente l’istinto materno resta una guida importante, dall’altra parte non dobbiamo dimenticare che le prime esperienze con un bambino non sono mai facili da gestire, motivo per cui resta sempre una buona idea affidarsi a dei corsi preparatori per imparare a gestire tutte le fasi della gravidanza e del puerperio, e ricorrere, una volta a casa con il neonato, a servizi di assistenza domiciliare per l’allattamento da parte di un’ostetrica.
Papà e mamma impareranno così quali sono le posizioni da assumere per allattare con serenità e comodità, insieme ad alcune tecniche di rilassamento o, ancora, le fondamentali regole di igiene e di preparazione alla poppata.
Ad esempio, prima di allattare, la madre potrebbe massaggiare il seno per ammorbidirlo, stimolare il flusso del latte e preparare il capezzolo. Dopo la poppata, è importante pulire il seno con acqua e detergenti naturali delicati, per poi lasciarlo asciugare all’aria oppure utilizzando salviette morbide, non sfregando, ma tamponando con dolcezza.
Turnare sempre i seni tra una poppata e l’altra e non far passare troppe ore prima do allattare nuovamente il proprio bimbo, sono piccole strategie per prendersi cura del seno ed evitare ingorghi o mastiti.
Infine, in caso di ragadi al seno, potrebbe utile applicare una apposita crema per le ragadi al seno per accelerare i processi di cicatrizzazione: una cura per riuscire a godersi il momento dell’allattamento con ancora più gioia e serenità.
Camilla Barducci