La gravidanza e il parto sono un momento spartiacque per una donna. Come descrive Stern, psichiatra e psicoanalista, la nascita del figlio è associata alla nascita psicologica (e non solo) della madre, che deve trovare uno spazio mentale non solo per il bambino, ma anche per questa nuova parte emergente della sua identità.
Abbiamo quindi chiesto alla Dottoressa Francesca Guglielmi, Psicoterapeuta presso Le NoveLune, di spiegarci come le donne cambiano dopo il parto, così da comprendere come affrontare al meglio questo periodo di trasformazione e nascita di una nuova donna e una nuova madre.
I cambiamenti psicologici dopo il parto
Il grande cambiamento che sperimenta la donna nel diventare madre determina modifiche nella percezione di sé, nel modo in cui vengono sperimentate le emozioni e percepite le relazioni con gli altri.
Diventare mamme è un’esperienza che solo chi la vive può realmente comprendere perché attiva dei meccanismi che diversamente rimarrebbero silenti nella vita di una donna.
Interrogarsi come mamma implica il contattare profondamente la propria esperienza di figlia. Quello che può accadere in questa situazione è di sperimentare una discontinuità fra il sé attuale, post parto, e quello precedente.
Non solo. A livello psicologico, nella donna tendono a diminuire i livelli di attenzione per tutte le attività che non concernono il bambino. Questo è chiaramente un cambiamento temporaneo associato allo stress del parto, allo stress quotidiano e ai cambiamenti ormonali.
Ciò può essere anche molto destabilizzante, soprattutto per donne che hanno la tendenza ad avere tutto organizzato e sotto controllo. Il bambino, attirando tutta l’attenzione della neo mamma, spinge quest’ultima a dimenticarsi dei suoi bisogni primari.
È proprio da questi invece che è importante partire per prendersi cura di sé nel post-parto: riposare quando il bambino dorme, alimentarsi adeguatamente, uscire all’aria aperta quando possibile e ritagliarsi uno spazio per sé quando si avverte come necessario. In questo, la presenza del papà funge da sostegno, oltre che da contenimento protettivo per la diade madre-bambino. Infatti nella mamma la sensazione di essere sostenuta, rassicurata e protetta dal partner genera un aumento della sua capacità di sintonizzazione con i bisogni del bambino.
I cambiamenti del corpo dopo il parto
Durante la gravidanza e dopo il parto in particolare, le donne si ritrovano un corpo completamente diverso, caratterizzato da nuove forme e rotondità. Questo può generare un po’ d’ansia in alcune donne, che faticano a riconoscersi in un corpo che ha sì donato vita, ma che è anche diverso, a volte persino estraneo.
Accettare il cambiamento del proprio corpo trasformato dalla gravidanza non è sempre facile: dall’altra parte, riconoscere che quel cambiamento ha permesso di dare alla luce un figlio può aprire uno spiraglio per accettare la nuova immagine.
Anche l’allattamento può generare ambivalenza: da una parte questo permette di dare nutrimento e amore al piccolo, dall’altro la donna si ritrova spesso costretta a dover esibire il seno in circostanze non intime e inizialmente può sperimentare dolori associati ad ingorghi mammari e perdite non gradite.
Inoltre, anche a livello di anatomia vaginale, la donna muta. Nel primo periodo dopo il parto, infatti, le parti intime possono essere molto doloranti, oltre al fatto che i rapporti sessuali non sono raccomandabili.
I cambiamenti nella coppia dopo il parto
Anche la coppia, in questo momento di vita, subisce una trasformazione importante.
Aumentano le responsabilità, la stanchezza condivisa e si riduce, almeno in un primo momento, l’attrazione sessuale, soprattutto nella donna. L’antidoto per fronteggiare questa fase è sicuramente il dialogo, attraverso il quale entrambi i partner possono condividere stati d’animo e bisogni.
Anche le influenze esterne al nido familiare composto dalla triade andrebbero valutate adeguatamente. Per entrambi i genitori è importante sentirsi sostenuti in questa fase così delicata, motivo per il quale sarebbe opportuno già identificare prima del parto persone che vengono sperimentate come positive e nutrienti, assegnando loro anche solo mentalmente un ruolo da ricoprire nel post-parto.
Inoltre, ricordiamo che la donna in questa fase percepisce commenti, giudizi e consigli in una maniera diversa: l’impatto di ogni singola parola viene amplificato perché aumenta la sua sensibilità. Questo, a maggior ragione, dovrebbe veramente spingere i neogenitori a mettere davanti loro stessi e a fare una cernita delle persone che potrebbero essere di sostegno in una fase così delicata, prima di aprire le porte di questa nuova famiglia al mondo.
Articolo a cura della Dottoressa Francesca Guglielmi Psicoterapeuta presso Le NoveLune.