Dopo il parto, le donne sperimentano grandi cambiamenti. Anche il corpo è diverso, mutato nelle forme, con nuove rotondità, trasformato nelle sue abitudini, nelle sue funzioni.
Riconoscersi in questo corpo trasformato non è sempre facile e, nonostante la gioia di aver dato la vita, molte neo mamme provano ansia nell’accettare la loro nuova immagine.
Accogliere il cambiamento fa parte del bagaglio di consapevolezze di ogni donna e di ogni madre: e conoscere come cambia il corpo dopo il parto è il primo passo per accettare la metamorfosi e affrontare con serenità ogni piccolo e grande cambiamento nell’avventura di diventare mamma.
I cambiamenti nel corpo della donna dopo il parto
Tanto la gravidanza quanto il periodo successivo al parto trasformano il corpo della donna.
Il ventre è la parte del corpo che affronta i cambiamenti più grandi. Durante i nove mesi si è ampliato per accogliere una nuova vita; pertanto, dopo il parto, è normale notare gonfiore nella zona addominale. La pancia può apparire meno tonica e la pelle può mostrare delle smagliature, a causa dell’ampliamento del ventre e del rilassamento della pelle.
Ma i cambiamenti non sono solo quelli esteriori.
Durante i nove mesi della gravidanza, l’utero si amplia e gli organi interni si spostano per far spazio al bambino. Si tratta di cambiamenti importanti, che richiedono tempo per tornare alle condizioni normali. Ad esempio, l’utero impiega circa sei settimane a riprendere le sue dimensioni originali.
<p”>L’altra parte del corpo che cambia più vistosamente nella neo mamma è il seno. La produzione di colostro prima e di latte poi porta il seno a ingrandirsi e i capezzoli a ingrossarsi; tutto questo, ovviamente, in funzione dell’allattamento.
Nutrire il proprio bambino è un gesto d’amore naturale, ma non tutte le donne si sentono subito a proprio agio in questa gestualità, perché porta con sé alcune difficoltà, come un seno più grosso e dolente. Ancora una volta, l’accettazione di questo cambiamento sta nell’acquisire consapevolezza che si tratta di un periodo transitorio, che coincide tra l’altro con uno dei più bei gesti d’amore, fondamentali per costruire un rapporto e una relazione sana con il proprio bambino.
Anche il gonfiore di mani, piedi e caviglie è assolutamente normale nel periodo conseguente il parto. Durante la gravidanza, infatti, l’organismo ha in circolo più sangue e fluidi corporei, che non sono immediatamente smaltiti con il parto.
Serve qualche settimana per tornare come prima ma, come sempre, il trucco sta nell’accettarsi e nel non avere fretta a recuperare la propria “normalità”.
La verità è che gonfiore e ritenzione idrica sono normali in queste fasi, proprio come lo è il ventre che cresce nei nove mesi di gravidanza o il seno gonfio durante l’allattamento
Il pavimento pelvico dopo il parto
Dopo il parto, la donna cambia anche a livello di anatomia vaginale.
Nel post partum, le parti intime possono essere molto doloranti, ed è normale, considerati gli sforzi compiuti durante il parto. Anche i tessuti possono essere più lassi e perdere di elasticità.
Molte donne sperimentano inoltre la lacerazione del perineo, un trauma che riguarda la zona tra l’apertura vaginale e l’ano, che può essere di diversi gradi di severità.
Altre situazioni molto comuni dopo il parto sono l’incontinenza urinaria da sforzo, dovuta a una lassità dei muscoli pelvici che porta alla perdita involontaria di urina sotto sforzo, e il prolasso degli organi pelvici, in cui l’indebolimento dei muscoli delle pelvi portano vescica, utero o retto a fuoriuscire dalla loro sede naturale.
Tutte queste situazioni possono provocare qualche difficoltà nella quotidianità, ma anche nella sfera intima. Molte neo mamme sono infatti preoccupate per le conseguenze che il parto potrebbe avere dal punto di vista sessuale. Tornerà tutto come prima? Proverò dolore durante i rapporti?
Si tratta di domande lecite, soprattutto in presenza di un pavimento pelvico trasformato dalla gravidanza e dal parto.
Dall’altra parte, è importante che la mamma sappia che tutte queste situazioni possono essere risolte con le giuste cure e attenzioni.
Grazie alla riabilitazione del pavimento pelvico, ad esempio, è possibile recuperare il tono vaginale e risolvere i problemi legati alla lassità dei muscoli pelvici. Grazie ad esercizi mirati e ai consigli di un’ostetrica, la neo mamma potrà lentamente recuperare le normali funzioni del proprio pavimento pelvico… e anche fare qualcosa di più.
La riabilitazione del pavimento pelvico non consiste solo in un’attività di rieducazione degli organi e dei muscoli pelvici: iniziare un percorso di questo tipo significa imparare a conoscersi a fondo e acquisire una vera consapevolezza del proprio corpo: entrare in sintonia con esso, ascoltarlo e conoscerlo a un livello di profondità mai sperimentato prima.
Conoscere è il primo passo per accettarsi, e solo questo porterà le donne a “riconoscersi” in un corpo nuovo: un corpo che bisogna ringraziare e amare perché ci rende madri, ci rende donne. E ci rende semplicemente noi stesse.