Molte donne, specie dopo il parto, possono essere interessate dall’allontanamento dei muscoli retti dell’addome, noto anche come diastasi addominale.
Si tratta di un problema piuttosto diffuso, per questo è importante conoscerlo e sapere come comportarsi. Vediamo come con i nostri consigli.
La diastasi addominale, come si forma
Nel linguaggio medico, la parola diastasi si usa per identificare l’allontanamento di parti del corpo che normalmente si trovano vicine tra loro.
Nel caso della diastasi addominale, si fa riferimento al muscolo retto addominale destro e al muscolo retto addominale sinistro che, anziché rimanere a contatto tra loro, si allontanano l’uno dall’altro.
In una situazione normale, questi muscoli dovrebbero essere tenuti insieme dalla cosiddetta linea alba, una membrana composta prevalentemente da collagene. Tuttavia, in alcune situazioni particolari, può accadere che i due muscoli retti dell’addome si separino dalla linea alba, dando origine a un’incavatura vistosa sulla pancia. In particolare, si parla di diastasi addominale quando questo allontanamento misura almeno 2,5 centimetri.
Le conseguenze della diastasi addominale non sono solo “visive” o estetiche: chi soffre di diastasi addominale può infatti sperimentare problemi come:
- mal di schiena lombare
- gonfiore addominale
- difficoltà a digerire
- incontinenza urinaria o, viceversa, stitichezza
- sensazione di pesantezza
- ernia ombelicale
La riabilitazione per la diastasi addominale
Un ottimo modo per risolvere il problema della diastasi addominale, specie dopo la gravidanza e il parto, è riabilitare i muscoli pelvici attraverso la ginnastica ipopressiva.
Si tratta di una serie di esercizi che uniscono la respirazione e il movimento del corpo per attivare la muscolatura profonda del pavimento pelvico; tutto questo senza esercitare pressione nelle cavità addominale, toracica e pelvica, come avviene invece con la classica ginnastica.
L’esecuzione regolare degli esercizi può aiutare a rinforzare il pavimento pelvico, ovvero quell’insieme di muscoli profondi del basso bacino che coinvolge la zona genitale, dal pube al coccige. Se questa fascia di muscoli è tonica, offrirà maggiore sostegno agli organi interni.
Non solo: la ginnastica ipopressiva permette di riabilitare soprattutto il perineo, il muscolo che circonda la vagina, la vulva e l’ano, aiutando a tonificare la fascia addominale e, di conseguenza, ad attenuare il problema della diastasi addominale.
Se noti che dopo 2 mesi dal parto la diastasi addominale è molto evidente e non accenna a migliorare, puoi pensare di chiedere una consulenza a un’ostetrica per iniziare a inserire gli esercizi ipopressivi nella tua routine, in modo da ridurre o risolvere del tutto il problema.
A LeNoveLune organizziamo diversi corsi di ginnastica intima e ipopressiva, e le nostre ostetriche sono sempre disponibili a guidare le donne nella riabilitazione del pavimento pelvico.