Con il termine dispareunia si indica il dolore dell’area genitale che si manifesta durante i rapporti sessuali. Questa condizione riguarda all’incirca 1 donna su 10 in età fertile, con numeri più alti nelle donne in menopausa.
La ginnastica ipopressiva offre un ottimo supporto nel miglioramento e nella gestione dei sintomi della dispareunia e degli altri problemi vaginali che possono riguardare una donna nel corso della sua vita, inclusi i periodi dalla gravidanza al post parto fino alla menopausa.
Che cos’è la dispareunia e come si manifesta
La dispareunia si manifesta con dolori, fitte e bruciori nell’area vaginale (e persino perdite di sangue) durante o dopo un rapporto sessuale. Essa può manifestarsi fin dai primi rapporti oppure comparire successivamente, magari nel periodo della menopausa.
Il dolore della dispareunia può essere superficiale, e interessare solo la vulva, oppure profondo, localizzato nella cervice.
Le cause di questo problema possono essere diverse, ma quel che è certo è che si tratta di una condizione ginecologica che influenza negativamente la vita sessuale, con ripercussioni notevoli in chi ne soffre.
Le alterazioni dell’ambiente vaginale sono le principali indiziate: la flora vaginale è delicata e bastano lo stress, un ciclo antibiotico, un’infezione batterica o un’alimentazione squilibrata ad alterarla, causando problemi durante i rapporti, con il risultato di una dispareunia occasionale o frequente.
Altri sintomi da non sottovalutare sono i fastidi o pruriti vaginali, che espongono al rischio di cistiti ricorrenti.
Tra le cause della dispareunia possiamo trovare anche l’utero retroverso, l’endometriosi, un’eccessiva tonicità dei muscoli pelvici e i problemi di lubrificazione.
Oltre ai dolori durante i rapporti sessuali, sappiamo infatti che molte donne soffrono di secchezza vaginale, e questo molto prima del perioso della menopausa. L’incidenza è infatti del 30% nelle donne tra 20-39 anni e del 40% nelle donne tra 40-49 anni.
Tutte queste situazioni concorrono al problema della dispareunia durante la penetrazione sessuale, affliggendo molte donne che non riescono a vivere con serenità i loro rapporti intimi con il partner.
Per fortuna, la ginnastica ipopressiva può rappresentare un valido aiuto.
La ginnastica ipopressiva per la dispareunia
La ginnastica ipopressiva è un sistema di allenamento che comprende posizioni di allungamento muscolare e pratiche di respirazione (come respiro profondo e apnee respiratorie) che permettono di tonificare i muscoli addominali profondi, ripristinando l’elasticità del pavimento pelvico, con ricadute positive anche sulla postura, sulla zona del core e sul benessere generale del corpo.
Il pavimento pelvico non è altro che l’insieme di muscoli che, abbracciando il profondo addome, si sviluppano tra l’ano e gli organi sessuali, sostenendo e proteggendo l’utero, la vescica e il retto.
La ginnastica ipopressiva è stata sviluppata proprio per migliorare la funzionalità dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico attraverso un lavoro di riduzione della pressione nelle cavità addominale, toracica e pelvica, portando a notevoli benefici sui muscoli più profondi.
Gli esercizi di questa forma di ginnastica, che devono essere svolti con l’aiuto di un professionista qualificato come un’ostetrica o una ginecologa, consentono di regolare il tono di base dei muscoli pelvici in eccesso o in difetto: questo significa che se i muscoli sono troppo tonici, la ginnastica ipopressiva sarà mirata a rilassare la muscolatura; viceversa, in caso di lassità, permetterà di tonificare i muscoli pelvici profondi e a donare di nuovo elasticità.
Inoltre, gli esercizi ipopressivi decongestionano la pelvi, aiutando a ridurre il dolore pelvico e a dare sollievo, aiutando a vivere i rapporti sessuali con più serenità, consapevolezza e sensibilità.
Oltre ad agire a livello fisiologico sul benessere del pavimento pelvico, la ginnastica ipopressiva dona alla donna maggiore consapevolezza sul proprio corpo. Ecco perché è un ulteriore strumento per provare a risolvere il problema della dispareunia.
