PARTO IN ACQUA
L’uso dell’acqua in travaglio e parto può essere considerato uno dei tanti metodi che la donna può utilizzare per “stare” nella doglia e vivere la sua esperienza.
L’acqua sostiene la donna, facilita le sue espressioni motorie, è un grande analgesico.
I vantaggi dell’immersione in acqua durante il travaglio e il parto:
- permette alla donna di avere intorno a sé uno spazio personale, intimo;
- conferisce alla donna una maggiore libertà di movimento così da cambiare posizione per facilitare la discesa del bambino;
- aiuta la mamma a risparmiare energia: l’immersione riduce l’opposizione alla gravità, sostiene il peso della donna e le consente di risparmiare energia;
- allenta il tono muscolare, promuovendo un rilassamento veloce e profondo: lo scarico ormonale aumenta e la dilatazione del collo dell’utero è più veloce, le contrazioni sono più ritmiche e il travaglio progredisce più in fretta;
- l’acqua rilassa il pavimento pelvico e ha un effetto emolliente sui tessuti molli (genitali integri senza lacerazioni);
- l’acqua riduce la percezione del dolore;
- l’ambiente acquatico consente al bambino di entrare nel mondo più dolcemente.
Le mamma raccontano
“Per me è stato un richiamo da parte di un elemento che sento molto affine e che amo molto. Il dolore si attenua un po’ e ti sembra di affrontarlo con un sostegno. E’ come se l’acqua lavorasse un po’ per te! Il corpo si abbandona, si rilassa un po’ e si rigenera prima delle spinte finali che ti permettono di vedere e stringere il tuo piccolo, che viene accolto ancora un momento dal calore dell’acqua, prima del contatto con il mondo. C’è tanta magia nel parto, se sappiamo coglierla”.